La sorella del mio migliore amico by Vi Keeland & Penelope Ward

autore:Vi Keeland & Penelope Ward [Keeland, Vi & Ward, Penelope]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788822779267
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2024-02-04T23:00:00+00:00

Capitolo 16

Holden

Una settimana dopo, la nebbia della gelosia si era a malapena diradata.

Certo, mi sentivo una merda per quello che avevo fatto il fine settimana precedente, sapevo di essere stato immaturo ed egoista. Eppure, ogni parola che mi era uscita di bocca era la verità. E ogni sua reazione aveva dimostrato quello che anche lei provava. Ciò non mi dava però alcun diritto di comportarmi come un coglione geloso. La comparsa di Warren mi aveva colto di sorpresa e aveva fatto riaffiorare tutta l’intensità dei miei sentimenti.

Ancora una volta, quella settimana avevo dovuto ricordare a me stesso di fare un passo indietro. Per fortuna, dopo quell’orribile serata ero riuscito a evitare di incontrare Lala, perché non mi sarei mai perdonato se avessi fatto o detto qualcos’altro di stupido, mettendola nei guai con lui. Anche solo così, avevo già ottime probabilità di averla persa per sempre come amica.

Quel giorno sentivo il disperato bisogno di uscire di casa, altrimenti avrei perso la testa. Grazie al cielo, proprio nel pomeriggio ci sarebbe stato il poker con i ragazzi, stavolta da Brayden.

Quando arrivai a casa sua, capii che ero incapace di nascondere il mio stato d’animo.

«Sembri un po’ giù. Che ti succede?», mi chiese Brayden sulla soglia, facendosi da parte per farmi entrare.

«Niente», mormorai, andando dritto in cucina a prendere una birra.

Subito dopo mi sedetti al tavolo, dove Owen e Colby erano già pronti. Impilati di lato, c’erano i soliti cartoni della pizza, e l’odore del salame mi fece brontolare lo stomaco.

Negli ultimi giorni eravamo stati tutti molto occupati, perciò era passato un po’ di tempo dall’ultima volta che io e i ragazzi ci eravamo incontrati, solo noi quattro.

Colby distribuì le carte. «Allora, che novità abbiamo?»

«Inizio io», disse Owen, accendendosi un sigaro. «Al momento ho un cliente che cerca un edificio per ospitare il suo, udite udite…». Fece una pausa. «Sex club esclusivo».

«Be’, cavolo». Scoppiai a ridere.

«Ho dovuto firmare un accordo di non divulgazione riguardo all’esatta natura dell’esercizio. Quindi tenetevelo per voi. Di certo questa è una novità».

«Che tipo di spazio sarebbe adatto a un’impresa del genere?», domandò Brayden.

«A quanto pare ci sono alcune esigenze, per esempio un certo numero di stanze private e l’esatta cubatura per gli scambi di coppia nelle aree comuni».

Brayden piegò la testa all’indietro. «E io che credevo di essere quello con la storia più interessante da raccontare, stasera».

«Perché? Che ti è successo?», indagò Colby.

Brayden parlò, nel frattempo con le mani mescolava le carte. «Allora… ieri sera sono uscito con questa tipa che ho conosciuto su Tinder, e che a quanto pare non si fidava di me, quindi ha portato la sua amica per sicurezza. Per tutto il tempo, ho pensato a quanto fosse carina e divertente la sua amica. Avrei preferito uscire con lei».

Ridacchiai. «Che cosa imbarazzante».

«Già, non me ne parlare. E avevo la sensazione che anche la sua amica… insomma, la cosa era reciproca».

«Situazione difficile», disse Colby. «Che si fa in questi casi?».

Brayden alzò le spalle. «In pratica, niente».

«Sai il nome completo dell’amica?», chiesi.

«Solo il nome, Julia. Perché, cosa cambierebbe se sapessi anche il cognome?»

«Dopo un po’, potresti cercarla online.

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